Innesti
Piante
innestate
Un intero reparto produttivo dedicato agli innesti
Una delle nuove esigenze del mercato è quella relativa alle piante innestate. Vivai Bacchetto dedica agli innesti un intero reparto produttivo e personale altamente specializzato, nel rispetto più totale delle norme igieniche e qualitative. Alle piantine innestate di melone, peperone, anguria, pomodoro, cetriolo, melanzana e zucchino sono dedicate speciali camere di crescita ad ambiente controllato. Ad oggi sono 1.900.000 gli esemplari prodotti con questa tecnica.
Una procedura accurata per dare vita a piante più sane e robuste, con aumentata capacità produttiva.
Quella dell’innesto è una pratica agronomica sempre più utilizzata e apprezzata, per i grandi vantaggi qualitativi e sanitari che comporta. È una pratica di moltiplicazione delle colture di tipo agamico e ha origini antichissime, tanto che in Estremo Oriente veniva adottata già migliaia di anni fa. La natura stessa porta a innesti spontanei.
Una pianta innestata conserverà tutte le sue caratteristiche precipue ma manifesterà un’aumentata resistenza alle basse temperature, alle infezioni fungine/parassitarie e alle malattie del terreno. Sono importanti anche i benefici produttivi: la piantina si rivelerà molto facile da coltivare, produrrà più a lungo nel tempo, con frutti molto più generosi e uniformi.
Il reparto Vivai Bacchetto produce Cucurbitacee e Solanacee con il metodo dell’innesto.
Fasi dell'innesto
Grafting, incubazione in serra, rinvaso

Incisione/grafting
Per prima cosa, si prendono due piante: una più robusta e meno considerevole dal punto di vista produttivo, che viene chiamata portainnesto, e una di qualità più elevata (nesto o marza). Dopo aver praticato delle piccole incisioni sui due tronchi, le piantine vengono accostate nel punto del taglio e assicurate con una legatura di silicone. Come superficie di supporto per gli innesti si usano substrati inerti come torba, grodan o fibra di cocco, così che la piantina prenda nutrimento direttamente dall’acqua.

Incubazione in serra
Ora si deve formare un corpo unico: la ferita si salda, la linfa robusta del portainnesto comincia a fluire e la nuova pianta prende vigore, mette le prime foglie. Affinché questa fase delicata possa avvenire nella maniera più rispettosa ed efficace, per il periodo di ‘incubazione’ le piantine innestate vengono messe a dimora in piccole serre esclusive e isolate, con temperatura costante, illuminazione a led e condizioni di umidità ideali.

Rinvaso
Una volta che l’innesto è riuscito, la piantina può essere riportata gradualmente alle normali condizioni di umidità e luce e, infine, rinvasata. In questa fase, inoltre, si tagliano le radici che tendono a crescere dal nesto e i germogli che getta il portainnesto, così da assicurare la massima energia ai rami principali.
Solo le tecnologie migliori
All’interno dell’azienda Vivai Bacchetto, un intero reparto produttivo di 10.000 mq è riservato alla coltivazione delle piantine innestate. Nel dipartimento lavorano solo figure altamente specializzate, in ambienti completamente asettici, operando nel pieno rispetto delle direttive igienico-sanitarie. Si utilizzano attrezzature e tecnologie di ultima generazione, in particolare per il controllo rigoroso e costante di parametri come la luminosità, la temperatura e l’umidità.